Compleanni e nonni


Ieri il mio zietto compiva 80 anni. Tutti i cognati (mio padre e i suoi fratelli) con le rispettive mogli si sono presentati dopo cena con tanto di torta e vino per festeggiarlo. Cero anche io, unica nipote presente (lunica che si è permessa di disdire gli impegni della sera... ma va bene così).


Tutti attorno al tavolo si è mangiata la torta, brindata agli 80 anni dello zio e chiacchierato per qualche ora.


Ogni tanto passava anche il gatto Ugo, gatto molto socievole anche se un po fetente nelluso di denti e unghie. Con mio cugino però non è fetente per nulla: lui lo prende in braccio e gli fa di tutto e il gatto Ugo si fa fare di tutto senza lamentarsi e approfittando dellaltezza per studiare la situazione della tavola e degli umani seduti lì attorno. Ovviamente mentre i micio era così al centro dellattenzione si è parlato un po di lui, dicendo cose che lo riguardano e chiamandolo più volte "Ugo".


In un momento in cui il gatto Ugo era in giro a farsi i fatti suoi, uno degli zii prende la parola e parlando con il festeggiato dice così:


"la mia nipotina Anna (7 anni) era molto contrariata perchè non labbiamo portata qui a festeggiarti. E così mi ha detto di farti i suoi auguri perchè ci teneva tantissimo. E poi mi ha detto anche di salutare Ugo... ma ce lavete ancora quel gatto?"


silenzio di tutti i presenti... "scusa... ma... era lì prima, non te ne sei accorto? ne abbiamo parlato fino a due minuti fa"


"ah! Davvero?" faccia allibita "ah, ma io non so mica che quello era Ugo!"


"ma... se lo abbiamo chiamato per nome sempre..." tutti un po perplessi


"eh! ma non ci ho fatto caso!!" e qui ovviamente sono partite battute sul fatto che festeggiavamo lo zio più anziano e che non era lui il festeggiato, quindi ci preoccupavamo perchè lui non ne ha nemmeno 70 di anni e via così...


Mio cugino dopo pochi minuti si ritrova con il gatto Ugo in braccio (stile bimbo con la pancia allaria), si gira dallo zio (che era seduto giusto di fianco a lui) e fa le presentazioni ufficiali "Ugo, questo è lo zio. Zio, questo è Ugo!"


Eravamo tutti stesi dal ridere!


E incredibile, ma mi sto rendendo sempre più conto che tutta la mia famiglia è felinodipendente in un modo o nellaltro. Se non hanno più gatti ne sentono la mancanza, se non si sono scelti i gatti sono i gatti ad aver scelto loro (Ugo, per lappunto) e se hanno gatti, ne parlano in modo adorante e coinvolgente come facciamo in casa nostra... insomma... è una tara di famiglia! Sia da parte di babbo che di mamma!


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