il gattone prodigo

il mio blog lngue, ma se non c'è voglia di dire niente che si deve fare?


di cose ne capitano, di pensieri ce ne sono sempre. figurarsi, quando mai si sta senza far nulla, non si hanno pensieri, progetti, preoccupazioni che ruzzolano tra i 4 angoli del cervello?


è che ultimamente non ho voglia di condividerli qui. 


e poi martedì scorso (10 giorni fa) mi sono vista di arrivare di nuovo qui e scrivere di un gatto che non c'è più. stavolta non morto, scomparso, misteriosamente... 


e l'idea di dover scrivere solo di sfigatti proprio mi ha presa male! e ho avuto il rifuto! no!!! non racconterò che Horatio nella notte tra lunedì e martedì è scomparso e non sappiamo nemmeno come abbia fatto, visto che lui non esce mai di casa!!! no, non racconterò che mio padre ha subito preso sua l'ipotesi del circo, mentre mia madre quella del ristorante cinese. non dirò nemmeno che io penso più semplicemente a 3 facili ipotesi: è un gatto socievole, si è fatto prendere su da chicchessia, è un gatto imbranato (saso, alla romagnola, per l'esattezza) e si è spaventato ed allontanato oppure è rimasto sotto un'auto a cui non è per niente abituato.


rifiuto totale di venire qui e con tono amareggiato raccontare queste cose. perché parlare di sfigatti 4 volte in pochi mesi e parlare solo di quello dà un tono al blog davvero deprimente... 


così peraltro ho taciuto non solo qui, ma pure altrove, almeno fino a giovedì. e mi sono pure pentita di aver parlato giovedì nei social network. 


perché la scorsa era una settimana decisamente NO, per tante ragioni, non ultima la sparizione del gatto. e qualunque commento, dal più gentile al più catastrofico e disperato mi prendeva sempre peggio. perché se uno è inverso, è in giornata storta, certe cose, per quanto con le migliori intenzioni, finiscono per contorcere ancora di più l'umore.


finisci per essere sgradevole anche verso chi cerca di tirarti su il morale. sarebbero le giornate ideali da trascorrere in silenzio, in un angolo, a sfumare via nervoso, rabbia e affini... ma no, devi vivere in società... 


poi anche il nervoso passa ed in modo alquanto inaspettato: con una lunga e incredibilmente produttiva sessione di cucito. io che ogni volta che devo prendere l'ago in mano per qualcosa che non è una X vado in paranoia e divento nervosa al solo pensiero, per una volta ho trovato relax proprio nella mia bestia nera... e così domenica l'umore, dopo 5 giorni che era solo definibile nero, per rimanere gentili, si è piano piano rischiarato in qualche tonalità di grigio. non di più... perché le cause del nervoso permanevano tutte. dall'assenza del gatto in avanti.


questa mattina ricevere un sms da parte di mio padre che diceva solamente "horatio è tornato" è stato come accendere la luce. mi ero appena alzata, decisamente non il mio risveglio migliore, complice una notte da schifo per altre ragioni. avevo davanti una mattina di quelle in cui dovresti essere in 3 posti nello stesso minuto... e partire con 3 ore di sonno alle spalle e le altre di veglia disagiata non era la migliore partenza.


in 10 minuti tutto cambia: Horatio è tornato. dai! bene! che non sapere che fine avesse fatto era logorante! un gattone così imbranatone saperlo fuori "senza il mio aiuto" mi prendeva proprio male. almeno gli altri tre che fossero morti lo sapevo e sapevo anche dove sono ora... lo so che sono ragionamenti assurdi, ma il cervello a volte prende strade strane...


beh, all'improvviso la notte schifosa era un ricordo, l'umore positivo si è acceso e la stanchezza si è messa in un angolo. 


e adesso posso anche decidere di scriverlo qui. 


perché stavolta scrivo di una misteriosa avventura di un gattone rosso imbranatone che per la prima volta in vita sua sceglie di uscire dal giardino per le vie feline che conosce da 7 anni ma che non ha mai voluto usare e ... misteriosamente si perde per tornare 10 giorni dopo, non magro, non patito, ma con tanta voglia di rivedere i suoi umani, i suoi posti, la sua amica Birba, la sua ciotola del cibo, l'acqua del bidet... le sue certezze!


la sensazione è che sia finito a casa di altri, i quali dopo 10 giorni abbiano deciso che è un gatto impossibile (è vero!) e lo abbiano riportato dove se lo erano preso. con sentiti ringraziamenti di questi umani qua, che sanno di avere un gatto impossibile, ma è il loro gatto e lo amano in quanto gatto saso e impossibile. e signori miei, se un micio è bello in carne (molto in carne), con un pelo lucente... evidentemente non è un randagio. lasciatelo lì la prossima volta. grazie


 

Commenti

  1. Che dire Meg...ho atteso, mi si è stretto il cuore, e mi si è riallargato di colpo stamattina per quel saso di un tordo di gatto che ha fatto star male Meg. Ma è tornato e si tira il fiato. Ma diglielo da parte nostra che non si fanno queste cose.

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  2. Io spero abbia voluto provare una vita avventurosa che, però, vuol dire anche fatica e che, tutto sommato, la vita da gatto in casa Meg non è mica male, che tanto vale tornare da quegli umani che sopp... no adorano quel gatto un po' saso.
    Roberta

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