Nicola, Osvaldo, Norberto e gli altri


a casa mia ci sono tanti draghi, sono una delle mie numerose passioni. i draghi di casa hanno tutti un nome, presto o tardi. ci devo pensare un po', prima di capire qual è il giusto nome, mica è una cosa scontata!
ci sono Petronilla, Gustavo, Neottolemo, Fiorello, Egisto... Osvaldo e Norberto, così per nominare i primi che mi vengono in mente! c'è anche Moony, una dragonessa in crescita... molto lenta (è un ricamo che ho iniziato più di 10 anni fa e non so quando finirò. non sarò nemmeno a metà!).
Osvaldo è il drago con il cuore nella foto qui sopra. Viene da Ikea e un anno e mezzo fa è saltato sul carrello della spesa, anzi, è stato sul passeggino con mio nipote Nicola per un pochino, finché non ha trovato casa da me. Nicola era piccolo piccolo e non può ricordarselo, ma io ho le foto che provano che si sono conosciuti ad ottobre o novembre 2014!
Norberto me lo ha regalato l'amica Cuoreditela che ben conosce la mia passione e appena l'ho visto sapevo si sarebbe chiamato Norberto, un omaggio ad Harry Potter dovuto... ancora nessun drago casalingo aveva omaggiato un libro con draghi, era il caso di rimediare!
Non so se ci sarà mai uno Smaug in casa. Mi piacerebbe, ma... Smaug è un drago di tutto rispetto, incute il dovuto timore e per ora, il drago più severo che mi ritrovo per casa è Petronilla, ma lei è severa, non cattiva. E Smaug è un nome che deve avere il physique du role!
E questa è la premessa sui miei draghi, fatta velocemente... se volessi potrei dilungarmi facendo dormire chiunque passi di qua...
Nicola, il nipotino, ha una fissa: Boh! il coccodrillo!!! la cosa viene dalla canzoncina dell'Antoniano che si chiama "il coccodrillo come fa" e la risposta è "boh"... quindi, tutti i coccodrilli sono Boh, ma per estensione tutti gli animali verdi e allungati sono Boh: lucertole, draghi... e così via.
Quindi è Boh anche Fiorello, il drago che mi fa compagnia in auto e che Nicola vede ogni volta che lo fisso al seggiolino: sorride, punta il dito nella sua direzione e dice "Boh!"
Il lunedì è il pomeriggio di Nicola: vado a prenderlo sulle 4 al nido, veniamo a casa della nonna e lì giochiamo fino a che il suo babbo non viene a prenderlo.
Ieri si è ricordato che la settimana precedente eravamo andati su a casa mia, a dare da mangiare ai pesciolini. E nel suo fantastico modo mi ha espresso il concetto: pesci si dice imitando la bocca del pesce e aprendola e chiudendola; casa mia è un ditino puntato verso l'alto, dato che si trova in cima alle scale e poi... PAPPA!
Ok, andiamo su a casa della zia a dare da mangiare ai pesciolini.
Arrivati su, si mette una sedia vicino all'acquario, poi si sposta Gustavo, il drago che tiene fermo il coperchio dell'acquario, si dà la pappa e Nicola stesso prende Gustavo (dicendo Boh, chiaramente) e lo riposiziona al suo posto. E a questo punto per un minuto si guardano i pesciolini mangiare... poi basta! non c'è più divertimento.
Cerchiamo i gatti! Ma le gatte mica sono sceme... già hanno poca propensione per gli umani taglia grande... quelli in taglia piccola non sono graditi. Nicola, fidati, la zia ha 2 gatte... una l'hai vista una volta o due... per l'altra... fidati...
A quel punto, dato che il reparto felini non ha dato soddisfazioni, la zia se ne esce con un "Nicola, vuoi vedere i draghi della zia? sono grandi lo sai?" (questo perché in quel momento stringeva tra le mani un piccolo drago-Boh che gli ho regalato la settimana scorsa e che adora) "Si!! Grande Grande!" (che suona un po' "ti ande ande", ma ben biascicato con la lingua di un bimbo di 20 mesi)
E gli mostro Osvaldo e Norberto.
Amore a prima vista! grandi grandi... che paciosi! che belli! stretti subito al cuore. 
Sono scesa con in braccio un bambino e 3 draghi di varie misure. comodissimo.
Quando poi è arrivato il babbo per portarlo a casa propria... voleva andarsene con Osvaldo. ma no... Osvaldo sta qui... a casa hai altri Boh che ti aspettano.
Osvaldo e Norberto sono tornati a casa loro tutti pieni di saliva, ma felici, si vedeva... non lo vedete anche voi dalla foto qui sopra?  Secondo me Osvaldo avrebbe gradito andare a casa con Nicola. I pupazzi sono fatti per i bambini, mal capiscono i desideri di un'adulta che ancora li adora e li compra ovunque.  Lo si vede, quando Nicola passa davanti alla volpe, al gufo, alla renna, mette un ditino sul lemure, sorride e va via... Il lemure è vagamente felice, gli altri sono tristi...
Eh, va così, mi dispiace pupazzi di casa meg... abitate con un'adulta che non si arrende e continua a scegliervi e portarvi a casa sua. Ma almeno avete la fortuna che ora in giro ci sia un nipotino che ogni tanto giocherà con voi!

Commenti

  1. Non è la data di nascita sul documento che fa delle persone degli adulti ma gli stati d'animo con cui viviamo i piccoli momenti.
    Detto da una che non più di tre settimane fa è ruzzolata dall'altalena e ha qualche anno più di te.
    Roberta

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