Mancanze...

Cosa mi manca di più di prima della malattia?

2 cose...

La prima è il sonno... non faccio piu una bella dormita da anni... le uniche 2 volte che ho dormito decentemente è stato sul tavolo operatorio... il che è tutto dire.

Dall'ultimo intervento poi... mancandomi quasi completamente la possibilità di stare su un fianco... è un vero schifo!

Altrimenti mica sarei qui a quest'ora a scrivere, no???

La seconda... la semplicità nei rapporti interpersonali.

Non sono mai stata una cima nemmeno in questi (sia chiaro... nemmeno con il sonno ero un granché pure prima...), ma ora sono sopraggiunte delle... complicazioni non da poco.

Ci sono persone che non mi parlano da anni perché non sanno cosa dirmi ora che sono ammalata. O hanno paura di fare gaffes... di essere inopportune e via dicendo.

Sono la prima a pensare che sia complicato. Sono pure la prima a faticare ad avvicinarmi a chi soffre e a temere di dire cose sbagliate.

Per cui non me la sento proprio di criticare chi ora fa questo a me.

Nel contempo io stessa sono cambiata un sacco. Spesso mi trovo molto più diretta, rude, caustica.

Per me non è più facile essere diplomatica e farsi andare bene tutto...

Così comprendo anche bene chi magari si tiene alla larga da me...

Ci sono anche persone molto pronte ai proclami.

All'improvviso sei... piena di amici.
Ora, lungi da me l'idea di offendere qualcuno.
È bellissimo vedere come un post su Facebook riceva tanti like e commenti di incitamento.
Lo dico in tutta franchezza: sa dare molta carica tutta questa attenzione.

Ma nel mezzo, nel mucchio, tra i tanti commenti sentiti ed appassionati... scorgi note che senti stonate. E le senti solo tu. O forse lo capisce anche qualcun altro che è molto vicino a te...
Ma è cosa per pochi...

Perché le parole sono belle e fanno piacere...

Ma se dietro ad esse c'è il vuoto... niente... hanno quel tocco di antipatia che nulla riesce a fartele andare bene.

Proclamarsi amici non è esserlo... i fatti sanno fare rumori che le parole non potranno mai imitare...

Ma la buona educazione ti impone di tacere e tenertelo per te... o quasi...

Poi arriva una notte di pioggia battente, lampi e tuoni...

Il sonno... vedi voce n. 1 ... non ne vuole sapere di frequentare questo letto e... e tu ti metti a pensare e scrivere...

Commenti

  1. Ci ho messo secoli a capire che non è necessario farsi andar bene tutto e tutti per buona educazione. Ho letto da qualche parte, a conferma della vacuità di molte relazioni "social", una battuta che le paragonava ai soldi del Monopoli: una ricchezza fittizia. Alcune persone sono così, perché non costa nulla fare i leoni da tastiera, e gonfia l'ego. Ma la vita vera è ben altro.
    Ti abbraccio
    F.

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  2. "I fatti fanno rumori che le parole non potranno mai imitare"
    Quanta verità nelle tue parole!
    Nel mio percorso di vita, con il tempo, sono diventata molto meno diplomatica, più drastica nelle mie scelte, con la voglia sempre impellente di buttare fuori i rospi che ogni tanto arrivano.
    Ho imparato che mi fa male essere accomodante per forza.
    Quindi a causa di questo mio modo di fare le mie amicizie si son molto selezionate: via via quelle di circostanza e di comodo (per quelle basta una conoscenza ed è già troppo) e mi tengo care quelle vere, poche, anche se lontane fisicamente da me.
    Tu sai che nel mio cuore ci sei sempre.
    Ti abbraccio forte
    Sonia

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